LIVE Lecce-Napoli 0-0: Berisha, buona occasione. C’è un giallo per Olivera

Un calcio all’emergenza e alla sfortuna. Anzi, una testata. Quella micidiale di Frank Zambo Anguissa, ancora una volta decisivo per fare girare una partita che sembrava stregata per il Napoli, anche grazie all’ottima prestazione del Lecce. E invece, dal nulla, ecco ancora l’acuto del leone camerunese, sempre più leader dei campioni d’Italia. Secondo gol consecutivo in campionato e altra firma su tre punti che lanciano la squadra di Conte momentaneamente in testa in solitaria.
PROTAGONISTI – E le belle notizie per il Napoli non finiscono certo qui. Finisci in Salento il mal di trasferta, dopo i quattro ko consecutivi tra Italia ed Europa. E a Lecce, gli azzurri mettono fine anche alla striscia un po’ imbarazzante di reti subite consecutivamente: dopo otto partite – tra campionato e Champions – la miglior difesa d’Europa della scorsa stagione torna a blindare la porta. Certo, è servito uno straordinario Milinkovic Savic per uscire imbattuti dal Via del Mare. Il serbo, a inizio ripresa, ha ipnotizzato Camarda dal dischetto (55′), festeggiando così il suo primo rigore (fischiato per un fallo di mano di Juan Jesus assegnato al Var dopo lunga review e molto contestato) respinto in questa nuova avventura napoletana. Ed è stata la sliding doors del match. Col Napoli che a quel punto ha aumentato i giri del motore, fino a trovare la spizzata da tre punti di Anguissa. Che intanto aggiunge un altro premio di Mvp del match alla sua bacheca e al suo rendimento dominante: premiato per la quinta volta in nove gare del Napoli. Dominante come pochi altri in A.
LA FORZA DEI CAMBI – Lo scampato pericolo è diventato così un campanello dall’arme che Conte non ha potuto ignorare. E allora ha optato per il triplo cambio di sostanza, qualità, e velocità, ridisegnando il suo Napoli. Che con McTominay, Hojlund e Spinazzola ha cambiato marcia, trovando più ampiezza e profondità, e soprattutto i rifornimenti alle spalle della punta. Certo, per sbloccare il match c’è stato bisogno di una giocata da fermo, della pennellata di Neres morbida per la spizzata di Anguissa (69′). Ma fa parte dell’arsenale tecnico delle grandi squadre la possibilità di poterla risolvere anche sfruttando una mischia. Il resto è stata gestione e resistenza, che può piacere o meno. Ma permette al Napoli di allungare in testa in attesa delle rivali. Conte ha ripreso la sua marcia. Si riparte da Lecce, con la porta inviolata e una vittoria di sporca e importante. Di sacrificio e sudore. Come piace a Conte.
la sfida
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Gli azzurri arrivano in Puglia rinfrancati dopo la vittoria casalinga con il Napoli che li ha rilanciati in testa alla classifica. Saranno però senza De Bruyne che proprio contro i nerazzurri si è infortunato. Il Lecce invece arriva dalla sconfitta per 3-2 contro l’Udinese e hanno bisogno di punti per allontanare la zona calda della classifica
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