Juve, Spalletti punta su Joao Mario e Adzic. In porta torna Perin

Ieri vento forte e temperatura percepita di -12, oggi i gradi dovrebbero essere di poco inferiori allo zero, ma è allarme per le precipitazioni previste. Spalletti medita una mezza rivoluzione di formazione
Giornalista
25 novembre 2025 (modifica alle 12:55) – MILANO
Una temperatura di -6 sul termometro e una percepita di -12 hanno accolto la Juventus a Bodo, in Norvegia, dove stasera si giocherà la sfida contro i padroni di casa per la 5ª giornata della fase campionato di Champions League. Oggi la situazione meteorologica nella città che si trova ben oltre il Circolo Polare Artico dovrebbe migliorare dal punto di vista dei gradi (appena sotto lo zero), ma peggiorare a causa delle precipitazioni: le previsioni, infatti, prevedono la caduta di 5/10 centimetri di neve proprio per l’orario della gara. E nella notte ha già iniziato a nevicare. L’arbitro Makkelie ha pronto, quindi, il pallone rosso in caso di necessità.
bodo glimt-juve, perché si gioca alle 21
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Come mai, però, il fischio d’inizio è stato fissato alle 21 e non in anticipo alle 18.45 (a quest’orario la Uefa ha piazzato Ajax-Benfica e Galatasaray-Union Saint Gilloise)? Perché a quell’ora il Bodo Glimt ha già giocato a Istanbul contro il Gala a fine ottobre e giocherà nella 7ª giornata in casa contro con il Manchester City. A gennaio, quando, teoricamente dovrebbe essere più freddo. Il regolamento Uefa, infatti, prevede che non si disputino più di due partite in anticipo per squadra, tranne che per i kazaki del Kairat Almaty per ragioni di fuso orario. Da non sottovalutare anche il fatto che le tv italiane preferiscono le partite serali.
juve, la probabile formazione per bodo
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I giocatori della Juve si sono attrezzati e hanno svolto il walk around all’Aspmyra Stadion completamente rinchiusi nei cappotti termici, tanto da risultare quasi irriconoscibili a distanza. Spalletti, complice anche il campo sintetico, medita di schierare forze fresche: rispetto all’1-1 di Firenze dovrebbero essere confermati solo i tre difensori (Kalulu, Kelly e Koopmeiners), più Locatelli, Cambiaso e McKennie. Per il resto, dovrebbe essere una Juve rivoluzionata, con la prima da titolare di Joao Mario e Adzic dopo quasi due mesi (preferiti a Kostic e Thuram), il rilancio Perin in porta, quello di Conceiçao sulla trequarti e quello di Lois Openda al centro dell’attacco.
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juve sotto la neve, i precedenti
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Spalletti deve vincere per non mettere seriamente a rischio l’accesso alla fase a eliminazione diretta della Champions, ma incrocerà le dita pensando agli ultimi due precedenti in Europa dei bianconeri sotto la neve: nel 2010, a Poznan, in Polonia, la Juve di Delneri pareggiò per 1-1 contro il Lech e finì eliminata ai gironi di Europa League. Nel 2013, poi, con Antonio Conte in panchina, la sorte fu ancora più beffarda: la gara in casa del Galatasaray (decisiva per la qualificazione agli ottavi) viene interrotta al 31′ del primo tempo sullo 0-0 e recuperata il giorno successivo alle 14. Il campo, però, è per metà ghiacciato e per metà reso fangoso dal passaggio degli spazzaneve e i turchi ne approfittano: Sneijder buca Buffon e costringe la Juve alla retrocessione in Europa League
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