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Crolli alla Torre dei Conti a Roma, un operaio sotto le macerie: si scava anche con le mani per salvarlo

Due crolli, a distanza di poco più di un’ora, che hanno mandato in frantumi una parte dell’antica Torre dei Conti al centro di Roma. Il primo cedimento ha sorpreso alcuni operai addetti alla ristrutturazione dell’edificio medioevale che affaccia su largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali.

Video Crollo ai Fori, un testimone: ‘Rumori si sentivano da un paio di settimane’

 

Il secondo si è verificato mentre i soccorritori erano impegnati per estrarre l’ultimo lavoratore rimasto sotto le macerie. Paura stamattina nel cuore della Capitale. Il primo boato, accompagnato da una nuvola di polvere e calcinacci, è stato avvertito dopo le 11. In quel momento nel cantiere stavano lavorando undici operai di due diverse ditte.

Video Roma, crollo Torre dei Conti: le operazioni di soccorso e messa in sicurezza

 

“È accaduto tutto all’improvviso – ha raccontato uno di loro – Poi ho visto solo la nube di polvere e i soccorritori”. L’ipotesi è che ci sia stato un cedimento interno alla struttura, forse di un basamento. Quattro lavoratori sono stati travolti e due di loro sono rimasti incastrati sotto le macerie. Il sessantaquattrenne Gaetano La Manna è stato liberato poco dopo e trasportato in ospedale dal 118 per un trauma cranico, ma non è grave. E’ andata meglio a due colleghi che hanno riportato solo lievi escoriazioni e hanno rifiutato di andare in pronto soccorso. Grande l’apprensione, invece, per il 66enne romeno Octay Stroici.

 

E’ stato subito individuato sotto le macerie, al primo piano della torre: era cosciente e comunicava con i soccorritori. Poi, però, la situazione si è complicata quando intorno all’una c’è stato il secondo crollo. Si è sentito un nuovo boato e sono andati giù parte del vano scala e del solaio di copertura proprio mentre i vigili del fuoco tentavano di estrarre l’operaio e sul luogo erano arrivati anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco Roberto Gualtieri. Un pompiere è stato portato all’ospedale oftalmico per una irritazione agli occhi e le operazioni sono state momentaneamente sospese. Per l’operaio, con il cumulo di macerie ulteriormente aumentato, si è temuto il peggio. Fortunatamente, a metà pomeriggio, i soccorritori sono riusciti nuovamente a parlare con lui.

‘Seguo con profonda apprensione l’evolversi delle operazioni di soccorso alla Torre dei Conti, a Roma. ;Il mio pensiero e la mia piu’ sincera vicinanza vanno alla persona che in queste ore sta lottando per la vita sotto le macerie e alla sua famiglia, a cui auguro con tutto il cuore che questo dramma si concluda con un esito positivo’. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Desidero ringraziare tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e i soccorritori che stanno intervenendo con coraggio, professionalita’ e abnegazione in un contesto di estrema difficolta’. ;Ci stringiamo attorno a tutte le persone colpite da questo grave evento’, conclude. 

I pompieri, in campo anche con nuclei speciali, non sono ancora riusciti a estrarlo ma sono riusciti in qualche modo a proteggerlo in una camera d’aria. A complicare la situazione il rischio di nuovi crolli. In una sorta di corsa contro il tempo i vigili del fuoco stanno aspirando le macerie dalle finestre e scavano anche a mani nude per poterlo liberare.

“Abbiamo delle evidenze che sia ancora in vita” ha detto il prefetto Lamberto Giannini, assicurando che è “in corso ogni sforzo per cercare di salvarlo”. A seguire le operazioni anche la moglie dell’uomo accompagnata e l’ambasciatrice della Romania Gabriela Dancău. Intanto la Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e lesioni colpose. I carabinieri, che si occupano delle indagini, hanno già inviato una prima informativa e ascoltato lavoratori, direttore dei lavori, tecnici, titolari dell’azienda come anche alcuni testimoni. Da stabilire cosa abbia provocato il crollo parziale della struttura, un esempio delle dimore-fortezze della Roma medievale, attualmente in ristrutturazione.

“La Torre era chiusa dal 2007 e per il suo recupero è stato stanziato uno dei finanziamenti più consistenti del Pnrr ‘Caput Mundi'”, ha reso noto la Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali assicurando: “Prima dell’avvio delle opere sono state effettuate indagini strutturali che avevano attestato le condizioni di sicurezza necessarie per procedere agli interventi sui solai”. E la notizia ha superato i confini innescando una polemica internazionale. “Finché il governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti” per l’Ucraina, “l’Italia crollerà tutta, dall’economia alle torri” ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Parole definite “squallide” e “preoccupanti” dalla Farnesina che ha convocato l’ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov, per procedere con un richiamo formale.

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