Bar Carlino: festa al pre-partita di Bologna-Brann con sport, letteratura e… Norvegia!

Bologna, 6 novembre 2025 – Un’onda di entusiasmo. La quarta puntata di Bar Carlino ha avuto come ospite anche Giovanni Marchetti Acquaderni, campione di Skeleton, che indossa anche la maglia della Nazionale. Sotto il portico più bello del mondo, quello di San Luca, infatti, la nostra trasmissione ha accompagnato i rossoblù nel pre-partita della sfida al Dall’Ara contro i norvegesi del Brann.
Un’ora piena di energia e passione, in diretta da Neri Pasticceria Caffetteria, in via Saragozza 81, in onda sul canale 88 del digitale terrestre, sui nostri canali social e sul sito online del Carlino. Tanti, soprattutto, gli argomenti affrontati nella puntata del pomeriggio. Insieme ai nostri cronisti, diversi ospiti. Al centro del dibattito c’è la passione comune per il Bologna calcio e per la città. Oppure la salute mentale, la letteratura e l’inclusione nello sport.
I tifosi
Un tifo più che mai appassionante, che coinvolge anche due “fan” come Stefano Ferrari, responsabile della filiale di Andrea Costa di Banca di Bologna e Valentino Di Pisa, vicepresidente di Confcommercio Ascom e presidente dell’associazione Commercianti Rossoblù. “Sognare insieme si può – racconta Ferrari –. Come banca del territorio siamo contenti di condividere i nostri valori e di portare avanti questo progetto. Siamo una realtà che si interseca nel territorio, non esisterebbe città senza Banca di Bologna”. Una banca le cui iniziative “sono a 360 gradi” perché “crediamo nel valore dello sport e dei giovani. Progetti ampi e culturali, che abbinano il mondo della scuola e dello sport, che ci danno l’orgoglio di lavorare in questo territorio”, chiude Ferrari. “Cerchiamo di essere il più vicino possibile al Bologna – dice Di Pisa –. Vetrine rossoblù è un’iniziativa che in questi due anni ci ha permesso di riempire il Dall’Ara, raccontando come la città si è vestita di rossoblù durante le ultime due stagioni”. Un grande risultato per la città, “il calcio è un volano enorme per il turismo, tutte le iniziative che abbiamo messo in campo le abbiamo fatte per favorire il nostro settore”, continua. Un Bologna che “non è una sorpresa, siamo una certezza. Gli avversari devono trattarci come una grande squadra”, dice. Il sogno continua? “Speriamo in uno scudetto” è l’augurio di Di Pisa.
L’atleta
Giovanni Marchetti Acquaderni è un uomo che si lancia a 140 all’ora a pancia in giù. Questo è lo skeleton. Una stagione importante in vista delle Olimpiadi di Cortina 2026, il grande sogno di Marchetti Acquaderni. Uno sport invernale estremo “che fa molta impressione, ma è meno pazzo di quello che sembra”, ride. E allora come ci si prepara per un’Olimpiade in casa? “D’estate il mio allenamento è principalmente atletico, quindi palestra e pista d’atletica – racconta –. Si passa tutto il giorno ad allenarsi e a recuperare. Mentre d’inverno si fanno il focus sono le discese sul ghiaccio”. Un’esperienza iniziata sei anni fa: “La prima volta mi è sembrato di fare un giro sul Katun a Mirabilandia. Poi quando si passa da passeggero a governatore della slitta ti piace ancora di più. Noi facciamo movimenti impercettibili e impariamo a reagire rapidamente”, spiega l’atleta. Un calendario fitto. “Ora ho una settimana di allenamenti a Cortina dove avremo le selezioni per la Coppa del mondo, che inizia venerdì 21 novembre”. Lo sport “è fondamentale per la crescita della persona, ti insegna il rispetto, la disciplina e l’educazione”, conclude Marchetti Acquaderni, raccogliendo l’applauso e un in bocca al lupo dei presenti in vista delle selezioni per Cortina 2026.
Letteratura e salute mentale
Letteratura e benessere mentale. Parte da qui l’intervento di Aurora Dozio, studentessa e creatrice di contenuti digitali, nota sui social come ‘Unascrittriceperamica’, che conta più di 34mila follower. “Cerco di sensibilizzare su questi argomenti, accompagnando le persone che sentono di avere bisogno, in un percorso di consapevolezza”, dichiara Dozio. Tutto parte dalla sua esperienza con la terapia e poi dal Covid “è nata in me la volontà di parlare di questo”, annuncia. Prima “esponendo le storie che mi scrivevano sui social” e poi, adesso, “con il progetto ‘Unascrittriceperamica’”. “Punto sull’autenticità, a volte sono più ordinata ma a volte sono anche in pigiama, cercando di dire tutto nella chiave più trasparente possibile”, racconta Dozio.
Relazioni. Il rapporto tra la Norvegia e Bologna
Come detto, uno degli spunti forniti dal pre-match di Europa League è il legame tra la Norvegia e Bologna. “Due anime internazionali”, come ha spiegato Sara Callegaro, docente dell’Alma Mater. Rumorosissimi e caldi sono gli oltre duemila di tifosi del Brann che partono da villa Cassarini e percorrendo via Saragozza si dirigono verso lo stadio. In questo scenario Callegaro racconta le differenze “anche geologiche” tra la città e il paese del nord Europa. “Ho vissuto a Oslo – ricorda Callegaro. Studio rocce magmatiche, questo mi ha portato in Norvegia per nove anni. A Bologna abbiamo un tipo di geologia sedimentario, quindi molto erodibile, che crea fenomeni di frane, purtroppo lo sappiamo bene”. Bergen, la città del Brann, “è il luogo più piovoso del paese, ha una varietà di rocce che sono protagoniste della natura norvegese”. Da Oslo all’Unibo. “Ora insegno a riconoscere le rocce e come si formano. Abbiamo bisogno di studenti”, continua.
Sport e inclusione
Lo sport è per tutti. A proposito di legami indissolubili, con Luca Baldassarre, responsabile del settore Disabilità e Disagio Uisp, e Manoela Gaibari, responsabile settore Attività Adattata in Acqua Uisp, si è chiacchierato del rapporto tra sport e inclusione. “Ci occupiamo di adattare lo sport alle caratteristiche delle persone con cui lavoriamo e l’insegnamento della disciplina”, raccontano. Gaibari, invece, racconta la sua esperienza, dedicata a “problematiche fisiche, articolari, neurologiche. L’acqua è un mezzo traversale che riesce ad arrivare a tutte le esigenze”. Immancabili anche il collezionista Luigi Pucciarelli con la maglia del calciatore Helmut Haller, decisivo durante lo scudetto del ’64, e la sfoglina Francesca Grosso che ha preparato degli ‘orsetti’ dedicati a Orsolini. Presenti anche i piccoli calciatori della società Sala Bolognese.




