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Fiorello difende Sinner dalle polemiche: «In Alto Adige parlano così, io sono siciliano e ho il mio accento. La residenza a Montecarlo? Come lui Greggio, Tozzi e altri 10mila italiani»

di
Antonino Padovese

Milano, le dichiarazioni dello showman al Festival dello Spettacolo: «Mi spiace che non partecipi alla Davis ma un campione come lui sa che cosa deve fare e si deve amministrare»

Fiorello difende Sinner dagli ultimi attacchi, compreso quello del giornalista e conduttore di Raiuno Bruno Vespa, che in un post su X aveva scritto: «Perché un italiano dovrebbe tifare per Sinner? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale. Onore ad Alvarez (Alcaraz, sic) che gioca la coppa Davis con la sua Spagna». «Cosa vuol dire che Sinner non è italiano? È dell’Alto Adige e ha quell’accento lì, io sono siciliano e ho il mio accento, l’Italia è bella per questo. Quella polemica è veramente brutta e sbagliata». Queste le parole dello showman al Festival dello Spettacolo in corso a Milano. 

Fiorello ha difeso Sinner anche per la scelta di spostare la residenza nel Principato di Monaco per ragioni fiscali. «A Montecarlo sono diecimila gli italiani che ci vivono e tutti gli sportivi di un certo livello hanno la residenza lì – ha detto – Sinner non è il primo, pure Ezio Greggio ce l’ha, Umberto Tozzi è l’unico che ha la residenza a Montecarlo e paga tasse in Italia».

La Coppa Davis

L’ultima ondata di polemiche legate al campione altoatesino era partita dopo la decisione di rinunciare alla convocazione in azzurro per le gare di Coppa Davis. «Sinner sa cosa deve fare, un campione così si deve amministrare bene anche se mi spiace tantissimo che non la faccia». Fiorello ha ricordato al pubblico di essere appassionato di tennis e di aver conosciuto Sinner cinque anni fa, mentre stava preparando la prima edizione del Festival di Sanremo condotta con Amadeus. «Andai a Bordighera dove c’è l’accademia di Riccardo Piatti e sapevo già di Sinner. Allo stesso Djokovic, ospite la sera prima, dissi `domani vado a giocare con Sinner´ e lui mi rispose che lo conosceva molto bene. Passai con Jannik una giornata insieme. È una persona incredibile». 

«Io in realtà lo vidi gracilino ma si trasformava in campo, fece fatica a giocare e vincere con me» ha aggiunto scherzando e ricordando di avere «palleggiato con Sinner, Djokovic, Serena Williams, Flavia Pennetta e Fabio Fognini, il più grande talento tennistico degli ultimi 30 anni». «Ci sta regalando gioie che noi amanti del tennis mai avremmo pensato di vivere: oggi abbiamo il numero uno al mondo, ed è un italiano. A me questo basta. Vedere lui che gioca con una bandiera italiana grossa così, cosa vogliamo di più?».

26 ottobre 2025

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