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LIVE Alle 20.45 Inter-Fiorentina, le ultime: Sucic e Pio titolari, Kean dal 1′

In 6 minuti, tra il 66′ e il 71′ l’uno-due della squadra di Chivu. Tris del turco dal dischetto all’88’. Viola fermi a 4 punti, peggior avvio della loro storia

Domanda. Com’è che mandi fuori giri un blocco basso e un portiere che sfida la pioggia col mantello da Superman? Con l’imprevedibilità. Un destro che ti sorprende e una magia che ti fa alzare dal seggiolino. L’Inter si sbarazza 3-0 di una Fiorentina sempre più in crisi – zero successi nelle prime nove – e torna a tallonare Napoli e Roma, distanti 3 punti. Decidono i gol di Calhanoglu (doppietta) e Sucic, fino a qual momento assente. S’è accesso con un dribbling di fino sotto la Nord, sommerso dai compagni dopo il primo gol in A. La Viola, amareggiata e senz’anima, chiude in 10 (espulso Viti).

I TRE GOL L’Inter ha archiviato la pratica con un pizzico di fatica. Ha rischiato pochissimo, ma per pungere due volte ha impiegato più di un’ora. Calhanoglu ha fulminato De Gea con un destro incrociato (66’), mentre Sucic ha illuminato San Siro nello stretto, di fino e con classe (71’). Ha arpionato il pallone al limite dell’area, ha tenuto botta su Mandragora in pressione, ha saltato Comuzzo con la suola e ha chiuso col destro. Qualcuno, su X, ha postato il video scrivendo “Lionel Sucic”. Esagerato, ma ti fa capire cos’ha tirato fuori dal cilindro. A calare il tris ci ha pensato ancora Calhanoglu, col solito rigore (scivolata fallosa di Viti su Bonny lanciato a rete). I numeri ne certificano il talento dal dischetto: un solo errore su 27 tentativi in nerazzurro. 

LA CHIAVE: BISSECK ALTO Chivu tiene alla linea come nessun altro. Bisseck titolare da centrale si spiega così: il tedesco, preferito ad Acerbi e De Vrij, gli garantisce un baricentro un filo più alto rispetto agli altri due, e infatti Akanji si spinge subito a ridosso dell’area della Viola. Bisseck è un “apriscatole”, attira la pressione e permette ai braccetti di staccarsi e affondare, soprattutto Bastoni. L’azzurro si sgancia al 27’ e impegna per la prima volta De Gea. Il copione si rivede qualche minuto dopo, quando il lato forte dell’Inter confeziona l’occasionissima del primo tempo: cross di Bastoni, tocco di punta di Dimarco e super parata di San David, ancora coi piedi. Due le chiavi: la prima è l’aggressione, perché l’Inter viene a prendere alta la retroguardia della Fiorentina e i suoi tentativi di ripartenza dal basso, l’altra è il rischio ripartenze. Ma lì dietro tengono botta.

PIOLI SI CONSEGNA Senza De Gea, la Fiorentina avrebbe alzato bandiera bianca molto prima. Lo spagnolo ha tenuto alta la guardia su Bastoni, Dimarco, Dumfries, Bisseck ed Esposito, protagonista di una buona gara. Il centravantone ha difeso dozzine di palloni, dato un bella palla a Lautaro di testa e preso diversi falli. L’Inter si conferma il tabù più spinoso di Pioli, reduce dai sei derby di fila persi contro Inzaghi. La Fiorentina, schierata con un blocco basso e affidata a sporadiche ripartenze, s’è consegnata all’Inter sperando di portare a casa un punticino. La realtà è amara: cinque sconfitte e tre pareggi in nove gare. La peggior partenza della storia viola. A fine partita, a mo’ di sfottò, la Nord interista – che ha tributato un lungo applauso all’ex Edin Dzeko, andato sotto la curva – ha salutato il suo vecchio rivale cantando “Pioli is on fire”. C’è stato un tempo in cui quel coro scandiva uno scudetto vinto in rossonero. Manifesto di felicità condivisa. Ora Pioli non ride più.

la partita

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L’Inter arriva dal ko contro il Napoli al Maradona. Prima aveva vinto 7 partite di fila tra campionato e Champions. Chivu punta subito al riscatto. Non ci sarà Josep Martinez, che nella mattina di martedì ha investito un anziano sulla strada che porta ad Appiano Gentile. L’81enne è morto sul colpo. La Fiorentina è ancora a caccia della prima vittoria in campionato. Nell’ultimo turno ha pareggiato 2-2 contro il Bologna. Pioli torna a San Siro da avversario dell’Inter. Ai tempi del Milan ha perso sei derby di fila. L’ultima vittoria nel 2022 (3-2).

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