Trends-UK

Cambiamenti climatici: migliaia di persone in marcia per la transizione ecologica

“Se fossi umano amerei il mondo” è stato scritto in uno dei cartelli esibiti durante la street parade che nel pomeriggio di sabato 15 novembre ha attraversato le strade della Capitale.

Migliaia di persone, molte della quali mascherate,si sono date appuntamento a Roma per il secondo “Climate Pride”, la mobilitazione nazionale per il clima promossa da oltre 80 realtà, tra associazioni, comitati e movimenti. Mentre le istituzioni mondiali discutono nel COP30 Belém, dal basso migliaia di cittadini chiedono azioni concrete per realizzare due obiettivi: la giustizia climatica e quella sociale.

Perché una marcia per il clima

Da piazzale Aldo Moro hanno sfilato pacificamente fino a Largo Preneste, con un corteo colorato, caratterizzato da tante installazioni artistiche e performance musicali. “Siamo in piazza in un momento delicato della storia in cui questa transizione tanto promessa sta avennendo e ancora non si riesce ad uscire dai combustibili fossili – ha spiegato una manifestante – la transizione deve essere veloce e giusta, supportando le popolazioni più povere”. Una transizione che sia “interspecie” si è letto su molti cartelloni e cioè che non preveda solo la presenza sul pianeta della specie umana, a discapito di tutte le altre.

Le responsabilità degli amministratori

L’iniziativa ha voluto anche richiamare l’Unione Europea a sostenere un accordo ambizioso per l’uscita dalle fonti fossili accelerare una transizione ecologica equa, che metta a disposizione risorse anche per i Paesi più esposti agli impatti della crisi climatica. In parallelo, il Climate Pride ha voluto sottolineare la contraddizione di chi, anziché dedicarsi ad accelerare gli interventi volti a mitigare i cambiamenti climatici, incrementa la spesa nel comparto militare.

“Il Climate Pride – hanno fatto sapere gli organizzatori – rappresenta solo l’inizio di una mobilitazione che continuerà nei prossimi mesi, anche sui territori, in rete tra tutte le realtà aderenti, a supporto della transizione ecologica e contro le grandi opere fossili inutili, per costruire dal basso percorsi di giustizia climatica, pace e solidarietà”.

Related Articles

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back to top button