Bologna-Cremonese, Nicola infuriato per il rigore concesso da Feliciani ai rossoblù: la sentenza di Marelli

Finale di primo tempo infuocato al Dall’Ara: proteste feroci dei grigiorossi per la decisione del direttore di gara sul tocco di mano di Bianchetti, cosa è successo
Si è chiuso tra le polemiche il primo tempo del posticipo del monday night al Dall’Ara tra Bologna e Cremonese. Sul risultato di 2-0 a favore degli ospiti e a pochi secondi dall’intervallo, l’arbitro Feliciani ha concesso un calcio di rigore ai rossoblù, poi trasformato da Orsolini. Nicola ha protestato con veemenza, ma il direttore di gara non ha cambiato idea: la sentenza di Marelli.
Bologna-Cremonese, rigore e polemiche
Uno-due micidiale della Cremonese. Al 31′ i grigiorossi hanno ammutolito il Dall’Ara con il gol del vantaggio realizzato da Payero. Quattro minuti dopo il raddoppio siglato da Vardy, al terzo sigillo della sua avventura italiana.
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All’ambizioso Bologna di Italiano serviva una fiammata, arrivata proprio a pochi istanti dalla fine del primo tempo. Una palla sanguinosa persa in uscita dai lombardi con Payero ha permesso agli emiliani di sferrare l’ultimo assalto dei primi 45′. E su una giocata in area di Castro, servito da Odgaard, si è registrato il tocco di mano di Bianchetti. Feliciani ha indicato subito il dischetto, scatenando le proteste dei calciatori della Cremonese.
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Furia Nicola, la sentenza di Marelli
Nicola ha alzato la voce dalla sua area tecnica, evidentemente contrariato dalla decisione del 34enne arbitro di Atri. Ad avallare la scelta del fischietto, però, l’esperto di Dazn Luca Marelli: “Il braccio di Bianchetti va ad allagarsi proprio nel momento in cui il pallone incoccia il braccio, molto bene Feliciani”.
Poi precisa: “È vero che il difensore della Cremonese non sta guardando il pallone, ma l’extra-movimento è proprio verso il pallone ad allargarsi dalla figura”. Insomma, un caso meno spinoso rispetto a quanto avvenuto a San Siro nel finale di Milan-Lazio, con protagonisti l’arbitro Collu e il Var Di Paolo.
Riscatto Orsolini dagli 11 metri
Conclusione potente, quella di Orsolini. Audero intuisce, ma il portiere non può nulla. Così il 28enne si lascia alle spalle l’errore dagli undici metri commesso contro l’Udinese, ritrovando quel gol che in campionato mancava dal 19 ottobre contro il Cagliari.
Si tratta del secondo sigillo di fila per l’esterno offensivo di Italiano, che era andato a bersaglio anche nel 4-1 rifilato al Salisburgo in Europa League. Non solo: con 6 reti Orso acciuffa Lautaro Martinez in vetta alla classifica dei marcatori.




