Crolli alla Torre dei Conti a Roma, tratto in salvo dopo 11 ore l’operaio rimasto sotto le macerie

È stato estratto dalle macerie Octay Stroici, l’operaio 66enne romeno coinvolto nel crollo di una parte della Torre dei Conti ai Fori Imperiali. L’uomo è stato tratto in salvo dai vigili del fuoco dopo circa 11 ore. Al lavoro circa 140 pompieri. Un lungo applauso ha accolto l’operaio quando è stato estratto dai vigili del fuoco. L’uomo è stato subito caricato su un’ambulanza diretta, sotto scorta, al policlinico Umberto I.
Due crolli, a distanza di poco più di un’ora, che hanno mandato in frantumi una parte dell’antica Torre dei Conti al centro di Roma. Il primo cedimento ha sorpreso alcuni operai addetti alla ristrutturazione dell’edificio medioevale che affaccia su largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali.
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Il secondo si è verificato mentre i soccorritori erano impegnati per estrarre l’ultimo lavoratore rimasto sotto le macerie. Il primo boato, accompagnato da una nuvola di polvere e calcinacci, è stato avvertito dopo le 11. In quel momento nel cantiere stavano lavorando undici operai di due diverse ditte.
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“È accaduto tutto all’improvviso – ha raccontato uno di loro – Poi ho visto solo la nube di polvere e i soccorritori”. L’ipotesi è che ci sia stato un cedimento interno alla struttura, forse di un basamento. Quattro lavoratori sono stati travolti e due di loro sono rimasti incastrati sotto le macerie. Il sessantaquattrenne Gaetano La Manna è stato liberato poco dopo e trasportato in ospedale dal 118 per un trauma cranico, ma non è grave. E’ andata meglio a due colleghi che hanno riportato solo lievi escoriazioni e hanno rifiutato di andare in pronto soccorso.
Sul luogo sono arrivati anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco Roberto Gualtieri. Un pompiere è stato portato all’ospedale oftalmico per una irritazione agli occhi
I vigilia del fuoco al lavoro
“La Torre era chiusa dal 2007 e per il suo recupero è stato stanziato uno dei finanziamenti più consistenti del Pnrr ‘Caput Mundi'”, ha reso noto la Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali assicurando: “Prima dell’avvio delle opere sono state effettuate indagini strutturali che avevano attestato le condizioni di sicurezza necessarie per procedere agli interventi sui solai”.
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