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Sarri prima di Inter-Lazio: “La finta convinzione non conta un caz…, voglio 25 folli scatenati”

FORMELLO – Alla vigilia della sfida contro l’Inter, Maurizio Sarri non nasconde le difficoltà che attendono la sua Lazio, ma invita il gruppo a trasformare il rischio in opportunità. “L’Inter insieme al Napoli ha la rosa più forte del campionato, ma anche in Europa – ha dichiarato il tecnico biancoceleste in conferenza stampa –. Per noi è una partita molto difficile, negli ultimi anni il gap con queste squadre si è ampliato. Al di là del rischio di questa partita, noi dobbiamo guardare anche all’opportunità che ci offre. Sappiamo tutti che sarà durissima anche se ci esprimiamo al massimo. Andiamo col coltello fra i denti e cogliamo l’occasione”.

Sarri carica la sua Lazio in vista dell’Inter. E su Romagnoli…

Sul fronte infortuni, il tecnico ha aggiornato le condizioni di Alessio Romagnoli, uscito acciaccato nelle ultime settimane: “Ha fatto l’allenamento, sta abbastanza bene. Vediamo come si sveglia domani mattina e decidiamo insieme a lui”, ha spiegato. “I percorsi di costruzione non sono lineari, ci sono passi falsi, passi indietro. L’importante è che si tocchino sempre dei livelli non toccati prima. Stiamo facendo dei passi in avanti soprattutto a livello di mentalità, di come la squadra riesce a porsi nei confronti delle partite. Spero ancora ci siano altri margini. Chivu? Sono allenatori che stanno venendo fuori, valutare sulla base di tre mesi è difficile. E’ uno di grande personalità, ha avuto un bell’impatto e ha le caratteristiche per diventare un allenatore di alto livello”.

La Lazio tra obiettivi e mercato

“Questa Lazio oggi non può pensare di arrivare da nessuna parte. Se crediamo di poter giocare alla pari con l’Inter, sbagliamo. Se domani dovessimo fare risultato, andremmo oltre la logica. Dobbiamo andare a San Siro con le motivazioni che devono esserci di default e con l’umiltà che dovrebbe essere automatica, perché loro sono più forti di noi. Poi serve la testa, la convinzione. Non parlo di facciata, quella è per i giornalisti: parlo di convinzione vera, quella di 25 giocatori folli disposti a morire in campo per fare risultato. Loro sono nettamente più forti di noi”. Infine, una battuta secca sul tema rinnovi e mercato, che chiude il suo intervento con il consueto sarcasmo: “Se la società mi dice se il mercato è aperto o no, allora si faranno i rinnovi. Chiamate il presidente e chiedete a lui. Ci sono tanti giocatori vicini alla scadenza che meriterebbero di essere rinnovati, a meno che la società non abbia cento milioni da spendere per sostituirli. Per il resto, parlate con Fabiani. E non chiedetemi degli infortunati: non faccio il medico”.

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