ATP Finals, la vera finale è al bancomat: biglietti fino a 2.464 euro

A Torino oggi c’è grande attesa per la finale delle ATP Finals. Non si sa ancora chi ci arriva in campo, ma si sa benissimo chi ci arriva in tribuna: quelli che possono pagare 2.464 euro il biglietto. Gli altri resteranno fuori, che poi è anche un modo economico per restare dentro la propria disponibilità bancaria.
È curioso: il tennis è lo sport della linea di fondo, ma qui la linea di fondo è quella del conto corrente. Il torneo sceglie gli otto migliori giocatori del mondo, il listino sceglie gli otto migliori correntisti.
Si parte da 159 euro per la fase a gironi, che sono quei giorni in cui tutti fanno finta di non guardare i prezzi perché “non è ancora la finale”. È un po’ come dire “ma sì, beviamo un calice”, prima di scoprire che la bottiglia costava quanto l’affitto.
Poi ci sono i posti “economici” della finale, a 849 euro. Economici nel senso che economicamente ti mettono alla prova. Ma “economico” è una parola elastica: c’è chi risparmia 849 euro e c’è chi spende 849 euro, e tutti e due credono di aver fatto un affare.
Infine il parterre: 2.464 euro. Per quella cifra, più che il match, ti aspetti almeno una finale alternativa: tu contro la banca per ottenere il prestito.
Gli organizzatori spiegano che sono cifre adeguate allo spettacolo. E hanno ragione: il tennis è un gioco di racchette, e qui qualcuno ha decisamente fatto il gioco delle tre carte. Anzi, delle tre cifre.
Torino intanto si divide in due categorie: quelli che “vado alla finale” e quelli che “vado al bar”. I primi guardano il campo, i secondi guardano i primi. In entrambi i casi, emozione garantita.
Poi c’è la terza categoria, che è sempre la più vasta: quella di chi controlla i prezzi per sport. Che ormai è l’unica attività fisica realmente praticabile senza rischiare l’insolvenza.
Perché alla fine va detto: il tennis è uno sport meraviglioso. Ma alle ATP Finals, prima di giocare la finale, bisogna giocare la finanziaria.




