Caso Adinolfi, si cerca l’ingresso della catacomba sotto la Casa del Jazz. Sul posto anche il figlio del magistrato scomparso

Si sono svolte anche nella mattinata di sabato 15 novembre le ispezioni sotto la Casa del Jazz, dove si sospetta che sia stato nascosto il corpo di Paolo Adinolfi, magistrato scomparso nel 1994. Dal 13, su disposizione della Prefettura, è in corsa una vasta operazione in quella che fu la villa di Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana.
Scavi alla Casa del Jazz
Sono diversi i punti, attorno alla villa, dove si stanno concentrando i lavori dei tecnici. Lo scopo è quello di individuare l’ingresso di quella che è una catacomba, nei sotterranei della Casa del Jazz. L’ex giudice Guglielmo Muntoni, presidente dell’Osservatorio sulle politiche per il contrasto alla criminalità economica della Camera di Commercio di Roma, non esclude che ci possano essere dei corpi: “È un’ipotesi realistica”, ha detto.
L’ex villa di Enrico Nicoletti
Negli anni ‘80 e ’90, infatti, quello che oggi è un luogo di musica e cultura tra i più importanti della città, è stato luogo di frequentazione della criminalità organizzata romana. Dimora di Nicoletti, considerato il cassiere della Banda della Magliana, potrebbe anche essere il luogo dove è stato sepolto Paolo Adinolfi, magistrato, uscito di casa una mattina di 31 anni fa salutando la moglie e il figlio con un “ci vediamo a pranzo” e mai più tornato.
Un “cold case” lungo 31 anni
Era il 2 luglio 1994. Adinolfi si occupava di alcuni tra i casi più scottanti legati alla criminalità e al potere dell’epoca e proprio la settimana successiva alla sua scomparsa avrebbe dovuto incontrare l’allora sostituto Procuratore, col quale aveva chiesto appuntamento. Ma, dopo essere stato visto in un ufficio postale per pagare alcune bollette, non si ebbero più notizie. Sua intenzione era recarsi, in autobus, dalla madre che viveva ai Parioli.
“Potrebbero esserci dei corpi”
Durante gli scavi di questo sabato, sul posto era presente anche Lorenzo Adinolfi, avvocato, figlio del giudice scomparso. Le operazioni riprenderanno lunedì 17 novembre. Muntoni, che ha promosso un’operazione di riqualificazione dell’area, non esclude alcuna ipotesi “visti gli ambienti che hanno frequentato la villa e il periodo storico. Speriamo – le sue parole – di poter alleviare il dolore dei figli di Adinolfi”.




