Clic: un pulsante illumina la piazza. Sulle pareti sfila la nostra storia. Strade e vicoli, controlli serrati

Sul palazzo a torre spunta un abete. Dalla sommità del loggiato vasariano una cascata d’oro disegna forme che danzano lungo le pareti. Al centro, una Madonna col Bambino si impone nella sua struggente dolcezza. Piazza Grande accende il videomapping e il “pulsante” magico che inaugura la festa di luci entra in funzione alle 18.30. Puntuale come l’orologio del Palazzo di Fraternita che batte il tempo di una Città del Natale che apre le sue porte e celebra il decennale. I simboli del Natale che scivolano sulle facciate dei palazzi della piazza, disegnano delicati arabeschi che fanno da cornice a immagini di arte sacra: Madonne e angeli rinascimentali. Un abbraccio scintillante che lascia tutti a bocca aperta: la selva di telefonini che cominciano a roteare per catturare video e foto dello spettacolo di luci e colori. Un crescendo, fino alla proiezione che evoca un gioiello, un vero scrigno di luce e colore. E ancora: un richiamo forte alle radici della città e alla sua storia millennaria. Accade sulla facciata del Palazzo comunale: una tela “bianca” su cui scorre il racconto. Dalle origini etrusche con la Chimera, all’Arretium romana; dall’età medioevale di Guido d’Arezzo al Rinascimento: qui Piero della Francesca e Giorgio Vasari sono i giganti che guidano il viaggio attraverso i loro capolavori.
Eppoi un richiamo al tempo e alle stelle con un orologio astronomico antico che si fonde con costellazioni danzanti regalando un senso di meraviglia e di stupore. “Mamma è bellissimo!” esclama una bambina col naso all’insù. Corre verso il loggiato dopo aver sostato – estasiata – davanti allo spettacolo delle lucine in movimento in piazza del Praticino: uno spettacolo mozzafiato che si ripete nell’ovale dell’Anfiteatro romano. Una delle novità del decimo compleanno di un format che ha portato la città sul podio delle regine d’inverno, niente da invidiare alla tradizione dell’Alto Adige. “Quando una formula riesce e nel riuscire cresce, significa che è frutto di un talento. E il talento è quello della Fondazione Intour, dell’assessore Chierici, dell’amministrazione che ci investe e della città che ci crede”, commenta il vicesindaco Lucia Tanti al taglio del nastro. Un traguardo, perchè “il decimo anno di questo evento coincide con l’ultimo della giunta Ghinelli, ma è evidente che lasciamo un patrimonio inestimabile alla città: nel 2015 era una città vicina a Firenze, oggi Arezzo è Arezzo”. Qualche passo più in là sulla terrazza del Palazzo di Fraternita davanti al colpo d’occhio di una piazza scintillante e strapiena di visitatori, Chierici sorride, sornione. “Abbiamo puntato molto sulla liason tra bellezza e magia. Il videomapping d’autore è la chiave del viaggio che proponiamo per celebrare il decimo anno. Un evento che negli anni è cresciuto portando la città alla ribalta nazionale e tra le mete turistiche del Natale più gettonate”.
Squilla il telefono, ne approfitta per nascondere un filo di emozione. Nel 2015 era assessore Tiziana Nisini (prima giunta Ghinelli), oggi parlamentare della Lega, e si ricorda bene quel debutto. “Dopo dieci anni la Città del Natale si presenta sempre più ricca, con tante presenze. Un evento ormai riconosciuto a livello nazionale e non solo. È un richiamo per le attrattività che propone. Questa è una piazza meravigliosa: le famiglie, tanti turisti, uno spettacolo”.
Un bambino raggiunge il pulsante magico che poco prima ha acceso la festa: lo schiaccia ma non accade nulla. Resta stupito, riprova. Ma tutto è già accaduto
Lucia Bigozzi




