Il fascino dei reperti del passato. Barca di Teodorico sotto i ferri. Tornerà a splendere nel 2026

Dopo un lungo viaggio in mezzo ai marosi, ha finalmente trovato un approdo la Barca di Teodorico, reperto di epoca tardo-antica risalente all’epoca di Odoacre (435-495). La casa momentanea dell’imbarcazione è a Savarna, all’interno di un immobile affittato dal Comune di Ravenna così da consentire l’attività di restauro del prezioso reperto. Parliamo di un’area di 120 metri quadri, con un canone annuo per l’affitto di 6.600 euro, oltre alle spese per le utenze. Prima di spostare l’imbarcazione, il personale tecnico di Comune e Soprintendenza ha effettuato un sopralluogo: arrivato il parere positivo, la Barca di Teodorico è stata messa al riparo. Il ricovero, si diceva, è temporaneo: una volta completato il restauro, l’imbarcazione sarà pronta per essere esposta. La sua collocazione definitiva, anche grazie a un finanziamento ministeriale, sarà il museo Classis (il restauro è responsabilità e compito della Sovrintendenza). La Barca di Teodorico fu rinvenuta nel 1998 durante i lavori per la realizzazione del parco Teodorico a Ravenna. L’imbarcazione, in questo c’è una parte del fascino del ritrovamento, aveva parte del carico ancora conservato.
L’allora Soprintendenza dispose il trasferimento del reperto all’interno di un guscio protettivo in vetroresina, a Comacchio (Ferrara), dove l’imbarcazione fu sottoposta ad un processo di consolidamento con applicazione di Peg, polimero utilizzato per il recupero dei legni archeologici bagnati. Questa tipologia di intervento terminò nel 2008, a dieci anni dal rinvenimento, seguì poi un silenzio lungo tredici anni. Furono le pressioni del Museo di Comacchio – che aveva necessità del locale dove la barca è stata ’curata’ e del Comune di Ravenna che reclamava il ritorno del reperto archeologico -, a spingere la Soprintendenza ad effettuare le prime indagini sullo stato delle strutture per capire quale futuro dare al reperto. Un capitolo importante nella vicenda lo hanno avuto – ovviamente – i soldi. Per il restauro il Ministero della Cultura ha stanziato 250mila euro. Nel 2021 dal ministero arrivarono 2 milioni e mezzo di euro per intervenire sull’area di Classe; il progetto comprende un intervento di riqualificazione della basilica di Sant’Apollinare in Classe, con il rifacimento di tutti gli infissi e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione nell’area di accesso, ma soprattutto la valorizzazione della Barca di Teodorico in un padiglione dedicato del museo Classis. I tempi? L’anniversario dei 1500 anni dalla morte di Teodorico cadrà nel 2026.
Luca Bertaccini




