Sinner-De Minaur semifinale dell’Atp 500 di Vienna, il risultato: Jannik vince in due set e va in finale Live 6-3; 6-4

De Minaur perde la dodicesima (su 12) partita contro Sinner
(Gaia Piccardi) Ottava finale stagionale, su dieci tornei giocati fin qui (tre vittorie, di cui due Slam), la seconda in un torneo Atp 500 (dopo Pechino), per Jannik Sinner da Sesto Pusteria, l’italiano che sta riscrivendo le leggi del tennis. L’avversario di domenica per il titolo di Vienna sarà il tedesco Zverev che piega in due set il compagno di squadra Lorenzo Musetti. Intanto, il barone rosso costringe alla dodicesima sconfitta su dodici confronti diretti Alex De Minaur, il ragazzo australiano cresciuto in Spagna che si è ritrovato davanti in molti snodi della carriera: il primo successo registrato dall’Atp (Next Gen Finals 2019), il primo trionfo Master 1000 (Toronto 2023), la prima Coppa Davis (Malaga 2023). Povero Alex, più alza il livello e più Jannik sposta l’asticella un po’ più su.
Vienna non sfugge alla regola. Sotto 4-0, l’australiano riesce per la prima volta a trascinarsi ai vantaggi e, addirittura, a guadagnare una palla break: il rovescio sul nastro spezza l’imbattibilità al servizio dell’azzurro quest’anno a Vienna. E’ un break che vale più per le statistiche del match che per il punteggio. 4-1. Jannik chiuderà il set 6-3 in 44 minuti. Nota (non) a margine: negli undici precedenti, Sinner ha vinto il primo set con De Minaur dieci volte.
E’ nel secondo, che inizialmente c’è più lotta. A Pechino, il 30 settembre scorso, il n.7 del ranking riuscì a prolungare la sfida al terzo set, ma non sarà questo il caso. La seconda frazione si apre con un Gronchi rosa: un game in risposta ceduto dall’ex numero uno a zero. Troppa grazia per Di Minaur, infatti nel quinto game si aprono tre crepe grosse come una casa nel gioco dell’aussie: Jannik restituisce il favore all’avversario strappandogli il gioco a zero (3-2), complice un doppio fallo. Ecco l’annunciata fuga, che Alex prova ad arginare erigendo una difesa eroica, a conferma di un talento atletico straordinario, che gli vale il contro-break (3-3). Ma lo sforzo disumano di reggere il passo del Diavolo di Sesto non è gratis. Si paga. La velocità da videogioco impressa da Sinner allo scambio, sul veloce indoor non la regge nessuno. Nemmeno Alcaraz. Figuriamoci De Minaur, che subisce il break del 4-3 da un avversario impaziente di chiudere. Ora Jannik disegna le righe, fa lo sguardo cattivo che sospende solo per chiedere al rivale come sta, dopo una scivolata. 5-3, 6-4. Come nel 2023, quando in finale sconfisse Medvedev, Vienna è dolce per l’italiano in missione per conto di se stesso.




