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Perché Ferguson è uscito subito dopo il colpo di Valenti: dagli esami approfonditi, alle caviglie fragili e la paura

Un dolore atroce, un’entrata scomposta, la voglia di esserci vista l’occasione dal primo minuto ma anche la necessità di non rischiare nulla visti i precedenti. Evan Ferguson, toccato subito molto duro da Valenti in Roma-Parma, è stato sostituito da Gasperini dopo 6 minuti per un fallo sulla caviglia destra e, nonostante abbia provato a restare in campo, si è dovuto arrendere. Sconsolato, è tornato subito negli spogliatoi. C’è un motivo, però: oltre al dolore, Ferguson, 21 anni, deve fare i conti con delle caviglie fragili che già gli hanno creato parecchi problemi in carriera. Non a caso nelle scorse settimane si è fermato sia con l’Irlanda sia con la Roma stessa, come rivelato la scorsa settimana da Gasperini prima del Sassuolo.

Ferguson, gli esami in più e i problemi alle caviglie

Non è un caso che, arrivato alla Roma, sia stato sottoposto a visite mediche approfondite con tanto di consulto con il professor Georg Ahlbäumer, ortopedico di fiducia dei Friedkin. Ferguson, d’altronde, è stato costretto ad occuparsi fin troppo spesso, vista la giovane età, delle sue condizioni di salute: prima il tendine rotuleo, poi un fastidio cronico alla schiena. Per concludere, e qui veniamo alla scelta di questa sera, un trauma distorsivo alla caviglia con interessamento capsulo-legamentoso. È il problema che ha costretto Ferguson a fermarsi per più di un mese a cavallo tra dicembre e gennaio 2025, dopo un anno già abbastanza complicato. Ecco perché stasera nessuno ha voluto correre rischi. La speranza è che si tratti solo di una forte contusione e nulla più.

 

 

 

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