Luigi Mangione in tribunale a New York per l’assassinio del ceo di United HealthCare

Mentre fuori dalla corte si radunava un gruppetto di sostenitori, Luigi Mangione, il ragazzo imputato per l’assassinio del Ceo di United HealthCare Brain Thompson, è tornato in tribunale a New York per la prima delle tre udienze in cui i suoi avvocati intendono chiedere al giudice di annullare alcune prove.
Originario di Baltimora e laureato alla University of Pennsylvania, il 27enne Mangione è accusato di ucciso Thompson, 50 anni e padre di due figli, il 4 dicembre 2024 all’esterno dell’hotel Hilton nel cuore di Manhattan dove il Ceo avrebbe dovuto partecipare quella stessa mattina a una conferenza con gli azionisti.
I legali del giovane chiedono alla corte di escludere le prove raccolte durante il suo arresto in un McDonald’s della Pennsylvania cinque giorni dopo l’omicidio. Le prove comprendono il materiale trovato in uno zaino — tra cui la presunta arma del delitto, una pistola stampata in 3d, e i suoi diari — e le dichiarazioni rilasciate alla polizia prima che gli venissero letti i suoi diritti. Le udienze dovrebbero proseguire per diversi giorni, con una pausa prevista per mercoledì.
Esistono tre diversi tipi di udienze per l’esclusione delle prove. Due di queste sono attese questa settimana: la prima relativa agli oggetti trovati nello zaino e l’altra per determinare se una confessione o altre dichiarazioni fatte alle forze dell’ordine siano ammissibili. Mangione e’ sotto processo a New York e rischia il carcere a vita. E’ anche imputato a livello federale e in quel processo, che prendera’ il via il 9 gennaio, rischia la pena di morte. C’e’ poi un terzo procedimento che lo riguarda in Pennsylvania ma che ancora non ha una data di inizio.
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