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Spalletti, Yildiz vicino al pollaio e la carta inattesa dal mazzo: “Può essere il regista Juve”

La Coppa Italia per dare continuità: Spalletti non può sbagliare contro l’Udinese agli ottavi di finale della competizione. L’allenatore della Juve cerca il terzo successo di fila dopo le vittorie contro il Bodo/Glimt in Champions League e contro il Cagliari in Serie A. All’Allianz Stadium ora arriva l’Udinese, che è reduce da una buona prova contro il Parma grazie anche a un Zaniolo in ottimo stato. Il tecnico bianconero non può prendere il match alla leggera, nulla ormai è scontato e per continuare a lavorare con serenità, nonostante l’infortunio di Vlahovic, ha bisogno di un’altra risposta positiva dai suoi ragazzi. L’allenatore ha presentato la partita in conferenza stampa.

Juve-Udinese, la conferenza di Spalletti

Vorrei salutare Nicola Pietrangeli, un campione che ci ha insegnato a vincere con passione, eleganza e sacrificio. Dal suo modo di essere campioni ci siamo ritrovati a un livello top di tennis. A me piaceva giocare a tennis e lo guardavo con occhi particolari” ha detto Spalletti in conferenza prima di parlare della partita. Poi sui tanti prossimi match e il calendario pieno: “Bisogna aspettarsi un po’ di cambi, abbiamo fatto fatica a livello mentale e fisico. Tutto il gruppo sta lavorando in maniera corretta e coerente ed è giusto dare spazi. Infortunio Vlahovic? Parlate con i medici di queste cose, sono loro i riferimenti. Secondo me due o tre mesi passano, poi il medico saprà essere più preciso. Occasioni per gli altri? Nel suo rotolarsi il pallone dà occasioni, bisogna coglierle. Io comunque preferivo avere a disposizione Vlahovic, lo vedevo molto dentro alla squadra”.

“Vincere non basta, tifosi dal palato fine”

“Se vogliamo vincere la Coppa Italia viste le poche partite che portano al trofeo? Anche gli altri pensano le nostre stesse cose, ora hai svelato un segreto. Poi è chiaro che bisogna vincere partite importanti, senza accumulare la fatica negli stessi giocatori” – ha detto Spalletti. Poi ha aggiunto: Bisogna essere belli e vincenti, possibilmente anche belli. Mi sembra che il pubblico sia di palato fine. Vincere non basta, c’è questa esigenza di giocare bene. Intanto però vinciamola qualche partita e poi ci aggiungiamo altro. Domani sera faremo una formazione per vincere la partita, non per essere compresi. E sarà una gara difficile. Anche poche settimana fa i nostri giocatori sono stati bravi a portarla a casa contro l’Udinese, ma hanno rischiato anche il pari. Un po’ come contro il Cagliari, se non chiudi la partita può capitare l’occasione che ti mette il bastone tra le ruote”.

 

 

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