Dopo essere intervenuto da Payper poco più di un mese fa, il direttore generale Matteo Mariani è tornato a parlare per fornire la sua opinione in merito al momento delicato. Oltre ad aver espresso la sua sullo stato di forma del Forlì, ha analizzato la spiacevole situazione che ha coinvolto il Rimini in settimana.
Rispetto all’ultima volta in cui abbiamo parlato, la squadra è incappata in un periodo negativo: come lo sta vivendo la società?
“Sapevamo che una squadra neopromossa come il Forlì avrebbe potuto affrontare un momento di flessione come questo. Son state partite comunque giocate alla pari, non siamo stati dominati. Questi match servono per alzare il livello d’attenzione e a farci capire che ce la possiamo sempre giocare con tutti.”
Cosa ne pensa della situazione del Rimini?
“È certamente una situazione spiacevole non solo per il nostro girone, ma per il calcio italiano in generale. Si sapeva della criticità del momento, ma dà prova del fatto che chi lavora nel calcio deve operare in base alle proprie possibilità. Ci devono essere controlli più rigidi anche sulle scadenze federali durante il corso della stagione e ritengo che in questa categoria sia fondamentale la sostenibilità. Noi, da neopromossa, abbiamo una situazione differente e una dimensione ridotta… rimarco la valorizzazione dei giovani per la sostenibilità del nostro club. Noi stessi presteremo maggiore attenzione a ogni dettaglio per fare le cose al meglio.”
Il mercato di gennaio è alle porte: avete qualche strategia in mente o cercherete qualche occasione proprio dal Rimini?
“Siamo attenti e ci muoviamo quando si creano scenari utili sotto tutti i punti di vista: non solo tecnico ma anche economico. Vogliamo mandare un messaggio alla squadra: dobbiamo cercare di essere consapevoli dei nostri mezzi e del nostro gruppo. Le risposte che cerchiamo stanno proprio nel nostro organico.”
Conclude l’intervista con un messaggio chiaro rivolto ai tifosi biancorossi, rimarcando quanto detto da capitan Saporetti poche settimane fa: “Stiamo facendo del nostro meglio e, ora più che mai, abbiamo bisogno di essere supportati da chi ci segue!”
