Roma-Como 1-0 in campo all’Olimpico per il match che chiude la 15esima giornata di campiona
GOL
Al 61′ ROMA-Como 1-0. Gol di Wesley. Soule’ tiene il pallone tra i piedi, poi appoggia sulla destra per Wesley, che calcia ad incrociare battendo Butez che non può nulla.
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LA VIGILIA
Una Roma ambiziosa, non arrogante o presuntuosa. E’ la richiesta di Gian Piero Gasperini alla vigilia della gara con il Como, una partita che oggi definisce “uno scontro per l’Europa”, perché l’ex tecnico dell’Atalanta è abituato a pensare per step.
E allora prima va consolidato il vertice della classifica, poi dopo si potrà cominiciare a pensare ad alzare l’asticella per provare a centrare l’obiettivo della Champions League. Nel frattempo dal suo primo allenamento in giallorosso sono passati cinque mesi e il primo bilancio è positivo. I mormorii e lo scetticismo della piazza intorno alla scelta di Gasperini sono ormai un lontano ricordo e lui stesso, nonostante lo faccia ridendo e con una battuta, a chi gli chiede se gli piacerebbe finire la carriera nella Capitale risponde: “Sì, ma non subito…”. Insomma,se a Roma sta bene il merito è “del lavoro, dei giocatori e delle prestazioni”, dice l’allenatore. “Abbiamo fatto grandi passi in avanti – aggiunge -, ma i margini per migliorare ci sono ancora”.
È convinto che gli ingredienti per far bene ci siano tutti. “C’è un tifo speciale, una società facoltosa, la possibilità di fare lo stadio e di far crescere la squadra – spiega Gasp -. Ora tutte queste cose vanno amalgamate”. Lo step che chiede adesso alla sua squadra è dunque quello di alzare il livello al crescere dell’avversario e delle difficoltà, perché non è un caso che i giallorossi, fino a questo momento, abbiano vinto una sola partita andando in svantaggio e una sola gara contro le squadre che si trovano nelle prime 6-7 posizioni del campionato (l’esordio col Bologna), perdendo poi con Napoli, Milan e Inter. Il Como, appunto, è lì a giocarsi l’Europa, ad appena tre punti dai giallorossi, per questo diventa il banco di prova di una Roma che, dopo il doppio ko contro Napoli e Cagliari, ha saputo reagire a Glasgow contro il Celtic. Come in Europa, tra l’altro, per Dybala potrebbe profilarsi l’ennesima panchina perché il giocatore clinicamente sta bene, ma fisicamente e mentalmente non è ancora al top. Al suo posto Ferguson, con Soulé e Pellegrini alle spalle, reduce dalla doppietta di giovedì che però non cancella un avvio di stagione comunque deludente. “Ci dobbiamo chiedere se è utile alla Roma, non a me – conclude -. A Glasgow lo è stato, ma bisogna chiedersi se lo sia sempre. La Roma è sopra a tutto e tutti”.
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